Brasile


E’ un’enorme rete, creativa e ricreativa, a conquistare lo sguardo del visitatore non appena ci si avvicina al Padiglione del Brasile. Una rete, da valore scenico e simbolico, che s’inerpica sopra l’esposizione all’aperto di piante e culture tipiche del Paese.

Il Brasile partecipa a ‘Towards a Sustainable Expo’ per la categoria architettura sostenibile.

La rete è uno degli elementi del Padiglione brasiliano progettati per essere scomponibili e riallocabili. L’ipotesi di riallocazione, per il momento, è in un parco giochi urbano nella città di Milano. Ma non è l’unico elemento di sostenibilità in quanto la gran parte del materiale utilizzato – ci spiegano i progettisti – è riciclabile o ha contenuti di riciclato, certificato. La riciclabilità e il riutilizzo dei materiali, infatti, sono stati tra i criteri alla base della progettazione del Padiglione.

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Le altre soluzioni in materia di sostenibilità sono state:
• utilizzo della tecnologia a secco, che prevede la possibilità di smontare selettivamente, e possibilmente riutilizzare, quasi tutti gli elementi dell’involucro architettonico e della struttura portante;

• utilizzo di isolanti quali: la lana di vetro, prodotta in Italia e composta da un 80-90% di vetro riciclato; e il sughero (utilizzato anche come rivestimento), materiale 100% naturale, certificato e proveniente dal Portogallo. Questa produzione è stata scelta per l’importanza che ricopre per il territorio iberico sia dal punto di vista socio-economico che ecologico;

• riduzione degli spazi che necessitano di climatizzazione, poiché il padiglione è per circa 2/3 aperto; la climatizzazione inoltre viene effettuata con impianti di ultima generazione che riducono al minimo i consumi energetici;

• utilizzo di sensori di temperatura per ogni ambiente e di tende collegate a una centralina meteo che si attivano a seconda della necessità; utilizzo di lucernari che si aprono di notte per la ventilazione notturna.